I comportamenti problema dei bambini sono quei comportamenti distruttivi e/o pericolosi rivolti verso se stessi, gli altri e/o l’ambiente, quindi, tutte quelle azioni o reazioni che interferiscono con il suo benessere o con quello altrui. Le stime riguardo la presenza dei comportamenti problematici varia dall’ 8-68%.
Non si ha un’idea precisa della prevalenza, perché i comportamenti problema costituisco una vasta gamma di disturbi, che vanno dall’aggressività all’autolesionismo, dalle stereotipie, all’ansia
Alcuni esempi di comportamento problema sono:
1- È pericoloso per se stesso e per gli altri, quando è aggressivo e/o mette in atto comportamenti autolesionistici:
- Aggressività viene manifestata attraverso il: colpire, mordere, graffiare o comportamenti verbali aggressivi.
- Autolesionismo si manifesta con: il ferirsi intenzionalmente, mordendosi o colpendosi.
L’autolesionismo può causare danni fisici, mentre l’aggressività può mettere a rischio la sicurezza altrui.
2 -Danneggia materiale o oggetti, quando mette in atto comportamenti distruttivi come distruggere oggetti, che potrebbero dipendere da:
- Difficoltà emotive: Il danneggiamento di oggetti può essere una forma di espressione di emozioni negative come rabbia, frustrazione o ansia.
- Comunicazione inadeguata: alcuni bambini danneggiano oggetti per attirare l’attenzione o comunicare un bisogno. Ad esempio, potrebbero distruggere un giocattolo per indicare che sono infelici o annoiati.
- Sensibilità sensoriale: Alcuni bambini con sensibilità sensoriali possono reagire in modo eccessivo a determinati materiali o texture, distruggendoli involontariamente.
- Comportamenti ossessivi-compulsivi, quando ripete azioni o rituali in modo eccessivo che interferiscono con il normale sviluppo cognitivo e sociale e che producono effetti negativi sulle relazioni familiari, nel rapporto con i coetanei e nelle performance scolastiche.
- Comportamenti auto-stimolatori, quando ripete espressioni motorie di uno o più comportamenti senza apparenti finalità e che danno origine a comportamenti disadattivi. I movimenti auto-stimolatori più frequenti sono:
− i movimenti delle mani che comprendono o gesti isolati delle mani o gesti che vengono effettuati dal soggetto per imprimere movimenti agli oggetti;
− l’altalena che consiste in una oscillazione continua del busto mentre il soggetto sta seduto o è in piedi;
− l’andatura che spesso può essere fatta in punta di piedi e con tutta l’ipertensione del corpo;
− i movimenti del capo che possono essere o movimenti pericolosi e autolesivi, ad esempio, quando il soggetto batte ripetutamente la testa nel muro o nel pavimento, oppure in altri casi possono manifestarsi come contrazioni facciali che determinano delle smorfie.
Tali comportamenti possono avere un impatto significativo nella vita del bambino quando:
- Interferisce in modo significativo nei processi di apprendimento, quando i comportamenti problematici possono interferire con i processi di apprendimento e avere un impatto significativo sul suo sviluppo. Un esempio è la:distrazione: Se un bambino ha comportamenti impulsivi o iperattivi, potrebbe faticare a concentrarsi in classe o durante le attività di apprendimento. Questo potrebbe influenzare la sua capacità di seguire le istruzioni o di partecipare alle lezioni.
- Difficoltà di interazione sociale, quando comportamenti aggressivi o distruttivi possono rendere difficile per il bambino stabilire relazioni positive con gli altri. Questo può influenzare la sua capacità di partecipare a giochi di gruppo o di imparare attraverso l’interazione sociale.
- Ritardi nello sviluppo, quando un bambino ha comportamenti auto-stimolatori eccessivi (come dondolarsi o sbattere le mani), potrebbe tralasciare altre attività di apprendimento. Questo potrebbe rallentare il suo sviluppo cognitivo e sociale.
- Comunicazione limitata, quando i comportamenti problematici possono anche influenzare la comunicazione del bambino. Ad esempio, se ha comportamenti stereotipati (ripetitivi), potrebbe avere difficoltà a sviluppare abilità di comunicazione verbale o non verbale.
- Esclude il bambino dalla sfera sociale, quando il bambino ha comportamenti aggressivi o distruttivi, gli altri potrebbero evitare di giocare o interagire con lui. Questo potrebbe determinare:
– Difficoltà di interazione
– Isolamento sociale
– Comunicazione limitata. Se il bambino avesse difficoltà a comunicare verbalmente o non verbalmente, potrebbe non essere in grado di partecipare alle conversazioni o ai giochi con i coetanei. Questo isolamento può influenzare la sua capacità di sviluppare relazioni.
– Comportamenti stereotipati: I comportamenti ripetitivi o auto-stimolatori possono rendere difficile per il bambino coinvolgersi in attività sociali. Ad esempio, se dondola o sbatte le mani in modo eccessivo, potrebbe non partecipare a giochi di gruppo.
– Bullismo o stigmatizzazione: Se il bambino è vittima di bullismo o viene stigmatizzato a causa dei suoi comportamenti, potrebbe ritirarsi socialmente per evitare situazioni spiacevoli. Il problema richiede una comprensione approfondita e strategie mirate. Ogni individuo è unico e le soluzioni possono variare. Lavorare in collaborazione con professionisti esperti può essere fondamentale per ottenere risultati positivi.