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Le emozioni sono presenti in ognuno di noi ogni giorno, ogni minuto. Proviamo quotidianamente emozioni che ci condizionano, ma che cos’è un’emozione? 

Nel suo dizionario di psicologia Galimberti (1999) definisce l’emozione come una “reazione affettiva intensa con insorgenza acuta e di breve durata determinata da uno stimolo ambientale” che provoca delle conseguenze sul piano somatico, vegetativo e psichico (reazioni fisiologiche, viscerali e psicologiche). 

L’emozione può essere anche definita, utilizzando altri termini, come “un processo che ha un inizio, una durata e una fase di attenuazione” e dove questa viene accompagnata da “modificazioni fisiologiche, espressioni facciali e comportamenti” diversi tra loro (D’Urso & Trentin, 1998). Le emozioni, solitamente, nascono in relazione o in risposta ad un evento, esterno o interno, che ha un impatto positivo o negativo a dipendenza del significato che ne da la persona che le prova (Salovey & Mayer, 1990).

Secondo Goleman “tutte le emozioni sono, essenzialmente, impulsi ad agire; in altre parole, piani d’azione dei quali ci ha dotato l’evoluzione per gestire in tempo reale le emergenze della vita. La radice stessa della parola emozione è il verbo latino moveo, muovere con l’aggiunta del prefisso -e, per indicare che in ogni emozione è implicita una tendenza all’agire. Vi sono centinaia di emozioni con tutte le loro mescolanze, variazioni, mutazioni e sfumature. In effetti le parole di cui disponiamo sono insufficienti a significare ogni sottile variazione emotiva”. (Goleman, 1966, p.333)

L’emozione è una reazione che ci salva dai pericoli e ci spinge verso cose positive. Reagiamo emotivamente prima di essere consapevoli e ogni emozione è sempre frutto di una valutazione che l’individuo fa in base al suo vissuto.  Le emozioni influenzano l’attenzione, la memoria, gli apprendimenti, le relazioni, la salute fisica e mentale. Di conseguenza è fondamentale educare le emozioni, partendo dalle emozioni primarie, fin dalla scuola dell’infanzia (Antognazza, 2017).


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