Disturbi d’ansia secondo il DSM-5

Adolescenza, Genitorialità, Prima infanzia, Seconda infanzia

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‘I disturbi d’ansia comprendono quei disturbi che condividono caratteristiche di paura e ansia eccessive e i disturbi comportamentali correlati’ (DSM-5, 2013, p.217). La paura e l’ansia sono due stati che si sovrappongono ma che presentano anche delle differenze: ‘la paura è una risposta emotiva ad una minaccia imminente, reale o percepita, mentre l’ansia è l’anticipazione di una minaccia futura’ (DSM-5, 2013, p.217)-

 La prima è contrassegnata da picchi di attivazione autonomica necessaria alla lotta o alla fuga, mentre la seconda da una tensione muscolare e vigilanza in preparazione al pericolo futuro e a comportamenti prudenti o di evitamento. Gli attacchi di panico rivestono un ruolo importante all’interno dei disturbi d’ansia in quanto costituiscono un particolare tipo di risposta alla paura. I disturbi d’ansia si differenziano tra loro per ‘la tipologia di oggetti o di situazioni che provocano paura, ansia oppure comportamenti di evitamento, e per l’ideazione cognitiva associata’ (DSM-5, 2013, p.217); nonostante ciò presentano un alto grado di comorbilità tra di loro.

‘I disturbi d’ansia differiscono dalla normale paura o ansia evolutive perché sono eccessivi o persistenti rispetto allo stadio di sviluppo. Essi differiscono dalla paura o dall’ansia transitorie, spesso indotte da stress, perché sono persistenti (durano tipicamente 6 mesi o più) ’ (DSM-5, 2013, p.217), questo criterio presenta comunque un certo grado di flessibilità di durata,  infatti certe volte nei bambini è di durata minore. ‘La valutazione primaria per stabilire se la paura o l’ansia siano eccessive o sproporzionate è fatta dal clinico, tenendo conto di fattori culturali contestuali’ (DSM-5, 2013, p.217). Molti dei disturbi d’ansia si verificano in età infantile, prevalentemente nelle femmine rispetto ai maschi, e tendono a protrarsi nel corso dello sviluppo se non vengono curati. Se i sintomi non sono attribuibili agli effetti di un farmaco/sostanza o non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale si può fare una diagnosi di disturbo d’ansia.

Bibliografia:
American Psychiatric Association (2013). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi men[1]tali, Quinta edizione (DSM-5), trad it. Cortina, Mila

Disturbi d’Ansia: Caratteristiche e Criteri Diagnostici nel DSM 5 (test-psicologici.it)

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